Personaggi

Ferruccio Franzoia


Feltrino per nascita, veneziano per formazione, eclettico per i suoi molteplici interessi e cittadino del mondo per i suoi viaggi, Ferruccio Franzoia è stato anche architetto per professione, archeologo per amore della storia, collezionista e storico dell'arte vetraria per passione.

Nato nel 1936, si è laureato in Architettura a Venezia sotto la guida di Carlo Scarpa, con il quale ha poi instaurato uno stretto rapporto di stima e di amicizia che si è evoluto in una felice collaborazione professionale, interrotta solo dalla prematura scomparsa del maestro.

Ha viaggiato in Europa, Asia e Africa e in particolare nei paesi del Mediterraneo. Ha visitato tutti i paesi della costa occidentale e orientale dell'Africa e ha attraversato il Sahara da nord a sud in solitaria. Ha raggiunto l’India e il Nepal lungo la via della seta e ha visitato quasi tutti i paesi dell’Estremo Oriente. 

Nel 1970 fu nominato dalla grande archeologa Giulia Fogolari Ispettore onorario della Soprintendenza archeologica delle Venezie e si impegnò in prima persona nelle campagne di scavo condotte a Feltre. Fu lui, insieme all'amico Michele Doriguzzi, a ritrovare nel 1974 la grande statua di Esculapio oggi esposta presso il Museo civico di Feltre. Quella ed altre esperienze sono raccontate nel volume dal titolo "Feltria città Romana", pubblicato nel 2020 con Ugo Spezia sulla storia e sull'archeologia di Feltre romana.

Ha fatto parte del Comitato di coordinamento per il recupero delle opere d’arte danneggiate dal sisma del Friuli del maggio 1976 ed è stato consulente del Ministero dei Beni culturali per la Lombardia, risolvendo tra l'altro l’annoso problema delle strutture di età romana inglobate nel Mastio Visconteo sul colle Cidneo a Brescia.

Come architetto ha lavorato soprattutto a Milano sui temi dell'assetto territoriale e urbanistico. Ha collaborato lungamente con lo studio Foscari-Del Vicario di Venezia sui temi del restauro e del recupero di edifici storici e monumentali.

Lungo tutto l'arco della sua carriera si è impegnato in campo museografico, su temi quali la copertura dell’area archeologica antistante la Cattedrale di Feltre, progettata in collaborazione con Carlo Scarpa (ma non realizzata), il riordino della Pinacoteca Tosio Martinengo a Brescia, il museo della civiltà Punica a Mozia, progettato in collaborazione con l’architetto Foscari, e il riordino della Galleria d’arte moderna Carlo Rizzarda a Feltre, completata con l’ampliamento della sezione dedicata alle arti decorative. 

Più recentemente, ha collaborato con l’architetto Tobia Scarpa, figlio del suo grande maestro, per l'allestimento architettonico di alcune esposizioni in musei esteri.

Nel 2018 ha donato al Comune di Feltre la collezione di vetri artistici muranesi che aveva costituito negli anni insieme alla moglie Carla Nasci, scomparsa nel 2015, curando anche l'allestimento dell'esposizione permanente della collezione presso il Museo Carlo Rizzarda. Scontando alcuni ritardi dovuti alla pandemia, l'esposizione permanente ha aperto i battenti al pubblico nell'agosto 2021.

Nel 2023 ha donato al Comune di Verona 1.600 disegni realizzati lungo tutto l'arco della sua carriera. Una selezione dei disegni è esposta fino al 23 settembre 2023 presso la Sala Boggian del Museo di Castelvecchio.

Ferruccio Franzoia si è spento a Feltre il 13 giugno 2023.

Ferruccio Franzoia al tavolo di lavoro nel suo studio di Feltre

La collezione di vetri muranesi Nasci-Franzoia esposta presso il Museo Carlo Rizzarda di Feltre

Un giovanissimo Ferruccio Franzoia con Carlo Scarpa

Disegno realizzato per la copertura dell'Area archeologica di Feltre